15
Set
Una confettura assicuro dolce e squisita prodotta senza l’impiego di zucchero, ma data dall’unione di due frutti tipicamente settembrini quali i fichi, direttamente dal mio albero che vedete dietro i barattolini di confettura, e uva bianca alla quale ho eliminato i semi. E’ davvero deliziosa, si fatica a riempire i vasetti perché si ha sempre la voglia di mangiarla con il cucchiaino!
Se resisterete alla tentazione avrete una confettura che sarà la fine del mondo, ve l’assicuro! 😛
Nella ricetta c’è scritto che i fichi sono due kg, in realtà erano tre kg, ma essendo che il mio alberello non è trattato con medicinali, si trova nel bel mezzo della natura lontano da fumo di macchine e sporcizie varie, è capitato che all’interno di alcuni frutti mi sono ritrovata dei simpatici amici (vermetti) che si pappavano i miei fichi 😀 , così per non farli andare comunque sprecati ho deciso di lasciarli in natura senza buttarli nel cestino.
Una confettura assicuro dolce e squisita prodotta senza l’impiego di zucchero, ma data dall’unione di due frutti tipicamente settembrini quali i fichi, direttamente dal mio albero che vedete dietro i barattolini di confettura, e uva bianca alla quale ho eliminato i semi. E’ davvero deliziosa, si fatica a riempire i vasetti perché si ha sempre la voglia di mangiarla con il cucchiaino!
Se resisterete alla tentazione avrete una confettura che sarà la fine del mondo, ve l’assicuro! ?
Nella ricetta c’è scritto che i fichi sono due kg, in realtà erano tre kg, ma essendo che il mio alberello non è trattato con medicinali, si trova nel bel mezzo della natura lontano da fumo di macchine e sporcizie varie, è capitato che all’interno di alcuni frutti mi sono ritrovata dei simpatici amici (vermetti) che si pappavano i miei fichi ? , così per non farli andare comunque sprecati ho deciso di lasciarli in natura senza buttarli nel cestino.
Ingredienti della ricetta:
- 2 kg di fichi maturi del mio albero*
- 450 grammi di uva bianca locale
- 1 lt di acqua
- succo di 1/2 limone
Preparazione della ricetta:
Per prima cosa cogliere i fichi dal rispettivo albero a vostra disposizione, io ho il mio bel “fichetto” che quest’anno ha prodotto tanti bellissimi e buonissimi fichi. Erano anni che non rimanevo fino a settembre nella mia casa di montagna e se solo penso a quanti fichi sono andati sprecati in questi ultimi anni mi piange davvero il cuore… Con l’aiuto di Adry dopo averli portati a casa, li ho divisi in “fichi maturi maturi” e “fichi che devono maturare” ottenendo in tal modo 3 kg di fichi da marmellatizzare e 2 kg da mangiare con calma ed al momento giusto di maturazione. Quì sotto vedete i 5 kg di fichi colti in una sola giornata… Altri se li è portati via mia madre quando è ripartita per tornare a Roma, ed altri ce li siamo smangiucchiati in questi giorni… Ed il bel “fichetto” ancora è carico di frutti da cogliere… Diciamo che sarà un settembre fichissimo 😀 .
- Torniamo alla ricetta, dicevo quindi che dopo aver colto i fichi e selezionato i più maturi (zucchero naturale allo stato puro), vanno sciacquati con cura sotto l’acqua corrente e tagliati a pezzetti all’interno di un tegame abbastanza capiente.
- Unire l’uva, anch’essa sciacquata sotto l’acqua corrente, tagliata a pezzetti e privata dei semini (questa qualità ne aveva 1 o 2 al massimo di semini per chicco, per questo ho deciso di unirla alla confettura di fichi).
- Per rendere la confettura un pizzico “acidula”, per spezzare con la dolcezza dei frutti, aggiungere mezzo succo di un limone.
- Versare anche un litro di acqua e lasciar cuocere, dal momento del bollore, un’ora circa (avrei cotto la frutta sicuramente in minor tempo, ma dato il quantitativo di acqua ed il fatto che volevo che la frutta fosse ben sfatta, ho deciso di prolungare la cottura, sbrigando al contempo anche altre faccende e rimestando la confettura in pentola di tanto in tanto).
- Una volta trascorsa l’ora di cottura frullarla ancora bollente, per renderla liscia e senza pezzetti, fino a renderla liscia ed omogenea, ho tenuto nella confettura sia la buccia che i semini… Preferisco mantenere il sapore piuttoso che pensare all’estetica della stessa una volta aperta o donata a qualcuno.
- Invasare la confettura in vasetti lavati e sterilizzati.
- Poggiarli capovolti, con il tappo verso il basso, su di un piano liscio e dritto e lasciare che raffreddino.
- Una volta freddi, io l’ho preparata alla sera per poi poterli capovolgere e vestire il giorno seguente, capovolgerli e se si desidera (mi avete contagiato ragazze ) vestire i vostri vasetti con le stoffe che ritenete più opportune (io avevo degli straccetti di maglie rovinate) e legarle saldamente con uno spago tutto intorno al coperchio del vasetto.
Posso dire, anche Adriano condivide, che è strepitosa. Ne abbiamo assaggiata un po’ ancora calda… Una bomba di bontà! Non oso immaginare da fredda cosa sia. Con queste dosi ho ottenuto 7 vasetti di cui: uno lo porto questo week end a Bologna ad una mia amica amante dei fichi che il 16 festeggia il suo compleanno, 1 vasetto a degli amici di famiglia, 1 vasetto ai miei genitori 😀 Vi assicuro che è possibilissimo realizzare le marmellate e confetture senza zuccherare, sarebbe stato davvero un sacrilegio aggiungere dello zucchero a due frutti come l’uva ed i fichi che sono dolci naturalmente. L’importante è conservarli in un luogo fresco ed asciutto. Io l’ho preparata l’11 e mangiata ed aperta oggi provandola e gustandola, per colazione, su fette di pesca fresca… Una delizia micidiale. E’ ancora più buona quando dopo averla aperta e riposta in frigo, la mangiate fredda immergendo il cucchiaino nel vasetto… “Io golosona di confetture sugar free”.
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