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Dic
Questa è ancora un’altra delle ricette che vi avevo promesso e che vi avevo sempre esposto nel mio reportage “A spasso per i borghi”.
Tagliarill e fasciul ossia tagliarelli e fagioli borlotti.
Un piatto sempre tipico della cucina popolare contadina abruzzese e preparato spesso dalla mia famiglia e la mia mamma in occasioni speciali come la domenica o le festività natalizie.
Inutile dirvi quanto siano buone, sane, nutrienti e sazianti!
Questa volta vorrei che il merito ed i complimenti venissero indirizzati solo ed esclusivamente alla mia mamma, la mia cuoca preferita che è sempre attenta alle mie esigenze culinarie, che mi delizia e ci vizia con i suoi pranzetti!
Ci è venuta a trovare per stare con noi l’8 Dicembre e si trattiene qualche giorno e per deliziarci ci ha subito preparato un buon piatto fumante di questi tagliarill!!
Passo passo vi spiegherò come li ha preparati e realizzati, è la numero uno! (lo so, sono di parte, ma vi assicuro che cucina straordinariamente bene!
Ingredienti della ricetta:
- farina di grano duro locale – 300 gr
- olio evo abruzzese – 1 cucchiaio per la pasta
- sale e acqua tiepida – q.b
- conserva di pomodoro fatta in casa – 400 ml
- carota – 1
- costa di sedano – 1
- cipollina piccola – 1
- aglio – 1 spicchio
- funghetti secchi – 2
- basilico – un ciuffo
- olio evo abruzzese – q.b
- fagioli borlotti cotti alla pignata – 1 bel piatto
Preparazione della ricetta:
- Per prima cosa si preparano i fagioli, come vi ho già fatto vedere qui, e il sughetto allo stesso modo dei fagioli all’interno della pignata, il sugo lo si lascia bollire 30 minuti circa! Ed il risultato è questo, alla sinistra il sughetto e alla destra i fagioli:
- Di seguito si passa alla preparazione della sfoglia… Ed ecco il procedimento… Per prima cosa si dispone la farina setacciata ,sul piano da lavoro, a fontana, si aggiunge nel mezzo un pizzico di sale e un cucchiaio d’olio evo (regala elasticità all’impasto); si aggiunge l’acqua nel mezzo e si comincia ad impastare aggiungendo l’acqua fino a quando l’impasto non risulta compattato ma sempre asciutto, se troppo umido aggiungete altra farina.
- Impastate fino a quando non otterrete il medesimo risultato che vedete nelle foto sottostanti, ossia un impasto sodo, liscio (impastate con forza per almeno 10 – 15 minuti) e compatto :
- Una volta pronto, formate una sorta di palla che impasterete ancora fra le mani ma soprattutto nel centro, lasciando ai bordi dell’impasto dei pezzetti di pasta (come da seconda foto 😉 ); procedete come si vede dalla terza foto, appiattendo un lato della pasta e lasciando un pezzetto di pasta come fosse un picciolo, arrotolando l’impasto fra le mani, il risultato finale è quello della 4° foto (sono più chiare le foto che la spiegazione, ma è difficile illustrare a parole questo passaggio U_U )
- Una volta pronto l’impasto con il picciolo, lo appiattite con ambo le mani e poi, per farlo venire bello rotondo, lo arrotolate, come fosse una ruota e lo livellate sul piano da lavoro ed eccolo pronto per essere steso con il matterello 😉
- Una volta appiattito, armatevi di matterello e cominciate a stendere la sfoglia sottile ma non troppo, deve rimanere comunque corposa! Il risultato finale sarà una bella sfoglia di pasta liscia e rotonda 😉
Ed ora passiamo al taglio… Arrotolate la sfoglia di pasta, precedentemente infarinata, al matterello, prendete il coltello a lama liscia che utilizzate per affettare il pane ed incidete un taglio lineare e orizzontale lungo tutta la sfoglia, e come vedete da foto tagliate tante losanghe di pasta della larghezza delle fettuccine.
- Il risultato finale sarà questo:
- Nel frattempo che preparavate i tagliarelli, da brave cuoche quali siete avrete pensato sicuramente di mettere anche la pentola dell’acqua sul fornello, così al momento del bollore, dopo aver salato l’acqua, potrete tuffare pochi alla volta i vostri tagliarelli e farli cuocere dal momento del bollore almeno 4 – 5 minuti.
- Una volta pronti, prima di scolarli, tuffateci anche un buon piatto di borlotti cotti e poi scolate la pasta lasciando poco acqua di cottura nella pentola, aggiungete il sugo e rigiratela con una forchetta di legno per far insaporire, preparate i piatti e su ognuno cospargete un buon mestolo di sugo al pomodoro 😉
- Portate in tavola ancora fumante e gustate in compagnia con un buon bicchiere di vino rosso!
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Perfette queste tagliatellone caserecce! Con questo sugo corposo devono essere deliziose e belle sazianti
Non conoscevo questo metodo per tagliarle, forte!
Le mamme sono straordinarie, ma anche le figlie si fanno voler bene
complimenti alla tua mamma, Mimì e grazie moltissimo per il reportage: utile, completo e ben fotografato e spiegato! vorrei farli anche io, credo che un giorno di questi mi cimenterò!
Ma quanto mi piace questa ricetta, quanto è ecozoica!
Complimentissimi alla tua mamma, ecco da dove hai preso!
Questi accorgimenti di maestra sfogliatrice sono proprio preziosi, grazie per averli condivisi!
Inutile dire quanto mi piacerebbe fare la sfoglia con voi e poi ovviamente gustarla!
io il mio basilico l’ho ritirato dentro, ma ce ne ho anche delle piantine fuori, anche se rigogliose non le potrei definire… effettivamente non sta facendo ancora molto freddo…
Complimenti a tua mamma, ci ha insegnato l’arte della pasta…….. Bellissimo post, bellissima ricetta, stupende le fotografie. E’ un piacere vedere la pasta fatta con il mattarello, Bravissima ad averlo condiviso
Grandissima mamma, ho imparato un nuovo sistema per tagliare la pasta che mi piace un sacchissimo e che buoni coi borlotti Anche se non sono espertissima con l’uso del mattarello voglio esercitarmi
ho un kg di farina del Senatore Cappelli.. usero’ questa!
Mamma che brava!!!! Deve essere troppo buona questa pasta!!!!
Ringrazio tutti, anche a nome di mamma che è rimasta molto contenta dei vostri commenti, per le belle parole che avete speso in suo onore ed anche per aver dimostrato di saper apprezzare la sua manualità e bravura in cucina
Faccio un ringraziamento generale perché siete state tutte carinissime e gentilissime!
Grazie di cuore a tutte, veramente!
Bellissimo piatto!!! Un bel reportage del passo a passo, mi fai venire voglia di pasta …..
Carissima Mimì, ogni tanto gironzolo anche dalle tue parti e rimango sempre stupefatto dai tuoi bei piatti, un antico futuro (ecozoico), direi…
Ma questa volta è la tua bravissima mamma ad avere le… mani in pasta!
Complimenti a lei e a te per le foto.
Immagino sarai fiera di avere una mamma così brava e comunque ora sappiamo bene da chi hai preso…
Mi fa piacere e sei sempre il benvenuto
Sono davvero contenta che anche le mie ricette rispecchino lo “stile” ecozoico… ^^
E’ vero questa volta il merito va’ tutto alla mamma, che è una massaia bravissima e con la pasta è stupefacente!
Sono fierissima di una mamma come lei e spero di riuscire ad imparare sempre di più da lei
Grazie
le mani della tua mamma che impasta sono bellissime
e anche il risultato finale del piatto, un tutorial completo passo passo, facile da seguire, complimenti davvero.
e in bocca al lupo per il contest, inutile dire che faccio il tifo?
un bacione
Grazie… Bibi!
La mia mamma come ripeto è bravissima ed io le ho voluto rendere omaggio con questo reportage, lo meritava tutto!!!
Grazie per il tifo e che il lupo sia con me!
Mimì
Capperi! Questo sì che è un signor reportage! Complimenti alla mamma allora!
Grazie Katy, porterò i tuoi complimenti
Complimenti! ti ho aggiunta! ero in vacanza premio, e non avevo internet!!!! ciao da Eva!
Grazie Eva non ti preoccupare ^^
Complimenti alla Mamma!!! Un bacione forte forte..
i "tagliaril" però sono molto piu piccoli, queste somiglia alle fettuccine spezzati, naturalmente ogni paese li realizza a propria usanza... cmq sia sono buonissime!!!!
Grazie Peppe porterò i tuoi complimenti ;)
Infatti come dici bene tu in ogni zona in formato cambia... Da me in Abruzzo e nella mia zona si fanno o così o lunghi siml spaghetto ma un po' più larghi ;)
Comunque sono sempre buonissimi ^^
Tutto giusto, salvo che quel procedimento era adottato per le "sagnette pelose" (farina integrale con residui di crusca), un procedimento corretto vuole che l'impasto sia molto lavorato e lasciato riposare in un panno appena umido per almeno un'ora e poi lavorato a matterello "tirando la pasta" lateralmente fino a farla più sottile possibile; Ci lavoro da decenni per riuscire a copiare madre e zie ma non sono ancora abbastanza bravo.
Infino il sugo molto liquido, al limite del brodoso, un po' di peperoncino fresco .... piatti a go' go'
Si ovvio Francesco :)
Ti assicuro che mia madre lavora la pasta tantissimo, ma impasta per parecchio tempo :)
Per mancanza di tempo il riposo non lo si concede mai anche se e' preferibile! ^^
La manualità o la si ha o non la si ha, si possono carpire "segreti e tecniche per una migliore resa' ma per imparare a farla bene ci vuole davvero tempo, hai proprio ragione :D